Alle borseggiatrici incinte verrà comunque concesso di scontare la pena in situazioni che non compromettano la propria salute.
L’emendamento proposto dalla Lega è stato accolto con favore da tutta la maggioranza. La proposta riguarda la modifica dell’articolo 146 del codice penale sul tema delle borseggiatrici e ladre incinte, le quali sfruttano lo stato di gravidanza per restare impunite davanti ai reati di furto.
“Nel rispetto della salute”
La richiesta è stata accolta in commissione Giustizia alla Camera. A chi verrà sorpresa a rubare, tuttavia, verrà permesso di scontare la pena nelle case famiglia, in carceri adeguati o ai domiciliari, “nel pieno rispetto della salute sua, dei figli e del nascituro”, ha affermato Matteo Salvini. “Ora ci auguriamo che il testo venga portato al più presto in aula, con il voto di tutti”.
Con estrema approvazione per la richiesta accolta, in una nota il sottosegretario alla Giustizia leghista, Andrea Ostellari, dichiara che la gravidanza finalmente non sarà una scusa: “Chi commette reati verrà sanzionato, pur nel rispetto dei diritti di tutti, nascituro compreso. Ora, per il bene del Paese, attendiamo che il testo venga portato in aula come previsto”.
Poi aggiunge: “Così le borseggiatrici in stato di gravidanza non resteranno impunite e, secondo la valutazione del magistrato, sconteranno la pena presso una casa famiglia o in un apposito carcere per detenute madri”.